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Mangiare in aereo è spesso un incubo: snack veloci in bustina, panini appena riscaldati e tanto cibo spazzatura. L’offerta gastronomica in volo non sempre è delle migliori, specie quando si viaggia con le compagnie low cost. Eppure, negli ultimi anni le cose sono cambiate moltissimo. Le compagnie aree hanno ben compreso che la qualità del servizio offerto a bordo è un elemento fondamentale per i viaggiatori, specie sui voli a lunga percorrenza. Il buon cibo fidelizza il cliente, contribuisce al marketing territoriale di un paese, rende l’esperienza di volo unica e indimenticabile. Per questo sono sempre di più gli chef stellati che vengono assoldati dalle maggiori compagnie aeree mondiali per studiare menù gourmet di altissimo livello.
Qualcuno boccia questa tendenza. Il celebre chef Gordon Ramsey ha pubblicamente dichiarato di non mangiare mai i pasti che gli vengono offerti in volo. Avendo lavorato per delle compagnie aree per più di 10 anni, dice di sapere bene come viene conservato il cibo d’essere portato a bordo. Tuttavia, la maggior parte dei viaggiatori non sono della stessa opinione. Diversi sondaggi mostrano che i passeggeri degli aerei negli ultimi anni hanno rilevato un significativo miglioramento dei pasti ad alta quota. La soddisfazione della clientela cresce e anche riviste di settore premiamo le compagnie aeree più ricercate.
In Italia
Tra le compagnie aeree più premiate in ambito gastronomico troviamo Alitalia. La vecchia compagnia di bandiera italiana si è aggiudicata per anni e anni il titolo “Best Airline Cuisine”, assegnato dalla rivista americana Global Traveler. La classe “Magnifica” di Alitalia offriva infatti diversi piatti della tradizione italiana, come i pizzoccheri valtellinesi, le orecchiette alle cime di rapa, o la costoletta di vitellone bianco alla milanese. Premiata anche la Carta dei Vini e apprezzatissimo il caffè. Adesso ITA Airways cerca di seguire la stessa via, proponendo diversi piatti regionali in versione stellata. Uno degli ultimi menù offerti a bordo è stato ideato dallo chef pluristellato Enrico Bartolini.
Nel mondo
American Airlines ha selezionato quattro chef stellati per ideare menu differenti su tratte differenti. Maneet Chauhan e Mark Sargeant hanno preparato un menù apposito per i viaggi negli USA, in Sud America e in Europa. Julian Barsotti si è occupato di alcuni voli interni negli Stati Uniti, mentre Sam Choy ha curato i menù dei voli per le Hawaii.
Lufthansa ha assoldato chef del calibro di Holger Stromberg. Saudi Arabian propone piatti strettamente halal, così come la compagnia israeliana El Ai Airlines che propone piatti kosher, indu e halal. Particolarmente apprezzata anche l’offerta della Qatar Airways. Il “Qatar Airways Culinary World Menu” è il frutto della collaborazione tra quattro celebri chef internazionali: Tom Aikens dall’Inghilterra, Ramzi Choueiri dal Libano, Nobu Matsuhisa dal Giappone e Vineet Bhatia dall’India.
Negli ultimi anni compagnie come Air France e Turkish Airlines hanno portato il cibo gourmet anche in economy. La cultura gastronomica è motivo di grande vanto per francesi e turchi, che vogliono proporre a tutti i loro passeggeri un assaggio della loro tradizione. Anche Lufthansa si è adoperata in questo senso, ma con un differente spirito. Nei voli in Economy si mangerà cibo sano, più verdura e più frutta, e non solo. Il cibo sarà di qualità e più sostenibile, anche in alta quota.
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Foto di Samsara per Wikimedia