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L’Art Déco è uno degli stili più caratteristici dell’architettura americana nel periodo tra le due Guerre, fiorito negli anni Venti e Trenta del XX secolo. Questo stile ci rimanda alle atmosfere scintillanti e ruggenti del Gatsby di Fitzgerald. La mente va subito ai party clandestini negli speakeasy durante il Proibizionismo, alla musica jazz e ai capelli a caschetto delle flapper girl. La città di Chicago, nell’Illinois, è stata un simbolo di quest’epoca. Qui si è sviluppato anche un importantissimo movimento architettonico, che ha profondamente definito l’identità estetica della città. Qui ancora oggi, infatti, possiamo ammirare le splendide architetture dell’epoca e le loro geometrie, in tutto il loro carattere. Scopriamo insieme l’anima Art Déco di Chicago.
Cos’è lo stile Art Déco?
Il movimento Art Déco nasce in Francia e prende il suo nome dall’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels moderns che si era tenuta a Parigi nel 1925. Si diffonde un nuovo stile, moderno e raffinato, votato alle geometrie e all’aerodinamicità. Si caratterizza per l’utilizzo innovativo di materiali come acciaio inossidabile, alluminio, legno intarsiato e lacche. In breve tempo questa estetica arriva negli Stati Uniti d’America, dove conoscerà un grande splendore e resterà in voga fino agli anni Quaranta. Dal punto di vista architettonico vediamo maestosi grattacieli, la cui verticalità è simbolo di un nuovo slancio. I colori sono luminosi, gli edifici sono ornati con geometrie astratte o floreali, per la decorazione si ricorre a terracotte e a smalti.
L’Art Déco a Chicago
Chicago vive a pieno gli entusiasmi degli anni Venti. Dopo la Guerra si respira una nuova atmosfera. Esplode il fenomeno della musica jazz, le donne conoscono una nuova emancipazione. Gli architetti e gli ingegneri di Chicago rappresentano al meglio questo fermento. Si guarda alle avanguardie architettoniche europee, reinterpretandole. Si studiano nuove tecnologie, si sceglie di puntare sempre più sull’acciaio, che diventa l’elemento portante dei nuovi edifici. Le facciate dei nuovi grattacieli di Chicago presentano elementi neoclassici e larghe aree finestrate. Nasce la “Chicago window”, ovvero la finestra divisa in tre diverse parti: un pannello centrale in vetro principale, affiancato da due pannelli laterali più piccoli. A Chicago arriveranno architetti di fama internazionale, come Mies van der Rohe, che porterà negli States la rivoluzionaria esperienza tedesca del Bauhaus. Anche Frank Lloyd Wright inizia a lavorare come assistente nello studio Adler and Sullivan Architects di Chicago. Tra gli edifici che meglio rappresentano questo periodo troviamo:
Il Carbide & Carbon Building
Il Carbide & Carbon Building è stato realizzato dallo studio dei Burnham Brother nel 1929. Si dice che fosse stato progettato per rappresentare un’immensa bottiglia di champagne. La parte superiore dell’edificio è rivestita in oro, ricoperta da autentiche foglie d’oro da 24 carati. La sua facciata è in terracotta laccata di verde e impreziosita con dettagli sempre in oro. Questo grattacielo è una vera icona dello stile dell’epoca e dei suoi fasti.
Il Rookery Building
Sempre realizzato dai fratelli Burnham, il Rookery Building è considerato uno dei capolavori dell’architettura americana. Realizzato nel 1888, i suoi interni sono stati poi ridisegnati e rinnovati nel corso degli anni. È considerato il grattacielo più antico di Chicago e la sua costruzione è stata per molti aspetti pioneristica. È alto dodici piani. La sua lobby è stata ristrutturata da Frank Lloyd Wright nel 1905. Il luogo ha ispirato anche il cinema: qui sono state girate importanti scene di “Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York” e degli “Intoccabili” di Brian De Palma.
Il Chicago Board of Trade Building
Un altro grattacielo che rappresenta al meglio l’architettura del periodo è il Chicago Board of Trade Building. Sulla sua facciata esterna sono presenti sculture create da Alvin Meyer, autore anche delle decorazioni interne. Celebre il suo orologio, sormontato da un’aquila e attorniato da due imponenti sculture di pietra, da un babilonese che sorregge del grano e da un nativo americano che tiene in mano del mais. La struttura è stata inserita dal governo degli Stati Uniti nella lista dei beni nazionali il 2 giugno del 1978.
Il Chicago Bee Building
Costruito nel 1929, il palazzo ospitava il Chicago Bee, il giornale della comunità afroamericana di Chicago, fondato nel 1926 dall’imprenditore afroamericano Anthony Overton. La sua facciata si contraddistingue per le decorazioni geometriche, per le mattonelle di colore nero e giallo oro, ispirate proprio al colore delle api. Ai lati di porte e finestre troviamo vivaci decori floreali in bassorielievo.
Il Civic Opera Building
Il Civic Opera Building è un edificio di 45 piani che ospita diversi uffici e la Chicago Civic Opera House. È stato costruito nel 1929 dallo studio Graham, Anderson, Probst & White, su commissione del magnate dell’energia elettrica Samuel Insull. Le sue sculture sono state realizzate da Herny Hering. Inaugurato con l’Aida di Verdi il 4 novembre del 1929, con i suoi 3.563 posti a sedere è considerato il secondo più grande teatro dell’opera degli Stati Uniti. Anche questo edificio è legato al cinema. Orson Welles si è ispirato a questo teatro in “Quarto Potere” quando il protagonista Charles Foster Kane fa erigere un teatro dedicato alla moglie e alle sue aspirazioni da cantante lirica.
A testimoniare quanto questo stile influisca sull’identità cittadina di Chicago, basti pensare che persino la più celebre squadra di basket locale ha voluto omaggiare questo stile con una divisa speciale. Per la stagione NBA 2020/2021 i Chicago Bulls hanno presentato una divisa per la linea “City Edition” contraddistinta da caratteri tipografici e da rimandi Art Déco. Lo spirito ruggente degli anni Venti è ancora vivo a Chicago!
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