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Ogni regione dello Stivale offre non solo luoghi di cultura e posti incantevoli da un punto di vista paesaggistico, ma importanti piatti tipici della gastronomia e tradizioni locali che sono la perfetta testimonianza storica di avvenimenti che hanno caratterizzato l’Italia. Ovunque, da un luogo all’altro, non mancano spunti e idee, tutte da esplorare. Oggi faremo un tour gastronomico per riscoprire i piatti dei luoghi più suggestivi d’Italia.
Veneto: le tradizioni locali più buone
Questo tour da nord a sud inizia in Veneto, che è la patria del vino e della grappa. Ciò che vanta la città di Venezia è il fegato alla veneziana: servito con cipolle, burro e polenta. E se non siete ancora soddisfatti provate il risi e bisi, ovvero un risotto delle tradizioni locali condito con pancetta e piselli primaverili. Se avanziamo in direzione della Laguna, specialmente nelle trattorie, si trovano i migliori primi di pesce come la pasta alle vongole e oppure un bel secondo come la seppia in umido. Il piatto più famoso è la polenta e schie, cioè la polenta servita con dei gamberetti tipici della Laguna sgusciati e poi fritti.
Liguria: tra mari e monti
La Liguria, che si trova tra mari e monti, esprime in tutta la sua onestà le sue tradizioni locali. La sua gastronomia è tra le più varie d’Italia. Il pesto alla genovese, per esempio, è insostituibile. E vogliamo parlare della focaccia? E se ci addentriamo nella parte marinara, troveremo che i gamberoni e il pesce azzurro, così come il pesce luna e i bianchetti, sono il cuore pulsante della sua tradizione. Esattamente come il baccalà.
Emilia Romagna: tra tortelli e buon vino
Se siete degli amanti della pasta fresca e dei buoni tortelli, allora già siete arrivati in Emilia Romagna. Se vi trovate di passaggio a Parma, non potrete che assaggiare l’invidiabile Parmigiano Reggiano e il famoso prosciutto crudo di Parma. L’anima della gastronomia italiana. Solo allora potete spostarvi in Reggio Emilia dove è possibile assaggiare i cappelletti, la pasta fresca fatta secondo delle tradizioni locali emiliane.
E i tortellini allora? Quelli li troviamo a Modena o Bologna, che è la casa dei tortellini. Ma anche la casa del famoso aceto balsamico di Modena, un’usanza che non è mai agli sgoccioli. È anche importante sapere che la cucina romagnola è anche legata ad antiche tradizioni locali e contadine. Inutile dire che la cucina bolognese è la più saziante e saporita d’Italia e si afferma come la più autorevole.
Dimenticavo di precisare che i piatti più rinomati sono le lasagne emiliane, il ragù bolognese, i salumi, i cappellacci di zucca, la zuppa imperiale, il risotto alla parmigiana e molto altro. L’Emilia Romagna inoltre offre anche dei vini pregiati, come il Lambrusco e il Sangiovese di Romagna.
Toscana: cibo, vino e arte
Continuando questo viaggio da nord a sud nella gastronomia italiana, ecco che incontriamo la Toscana, terra di piatti gustosi e ricercati. Ed è la tappa ideale per chi ama ed è in cerca dell’arte, del buon cibo e dell’ottimo vino.
In Toscana, vini come il Chianti o il Brunello di Montalcino, sono i pilastri portanti delle tradizioni locali. I piatti più prelibati, che si possono assaggiare sono: la panzanella –altrimenti chiamata pane n’zuppo – la pappa al pomodoro, il cacciucco (un piatto a base di pesce tipico livornese e di Viareggio) la trippa alla fiorentina oppure la ribollita. Ma sono sicuro che tra questi conoscerete la bistecca alla fiorentina.
Lazio: sapori dei colli
In questo tour della gastronomia italiana da nord a sud, troviamo una terra preziosa, ovvero il Lazio. Offre una cucina particolare fatta di piatti poveri, che hanno origini ebraiche. La particolarità è che usa molto le frattaglie, il guanciale, e altri scarti. Queste tradizioni locali, in poche parole l’utilizzo di tutte le parti dell’animale, senza buttar via nulla, si notano soprattutto nei primi piatti: come i bucatini alla amatriciana, i bucatini cacio e pepe, la carbonara “de Roma“, gli gnocchi alla romana, fatti con il semolino.
Come secondi piatti che rappresentano le tradizioni locali della Regione, ci sono: i saltimbocca alla romana, la coda alla vaccinara, l’abbacchio fatto alla cacciatora. Il contorno di carciofi alla giuda rappresenta la cucina laziale.
Campania: una sconfinata terra di bontà
Quando si parla di gastronomia italiana meridionale si pensa subito alla pizza, alla pasta e ai dolci. Sembra che i meridionali amino mangiare bene e abbondante, non solo per un fattore di nutrizione, ma anche per un dato storico e vicende riguardanti la povertà che hanno caratterizzato tutto il meridione. E la cucina campana è grande un punto di riferimento. I napoletani con solo pochi ingredienti poveri sono riusciti a creare una prelibatezza: la pizza. Una delle pietanze più semplici e buone mai esistite, largamente diffusa e conosciuta in tutto il mondo. Oppure gli spaghetti al pomodoro che ormai sono un simbolo dell’Italia, da nord a sud. La Campania è conosciuta per lo street-food napoletano, molto buono e noto in tutto il mondo. Una delle cose che si assaggiano per strada sono le pizze fritte, omaggiate dal grande Vittorio de Sica come “L’Oro di Napoli” e poi ci sono le pizze a portafoglio, Il cuopp’ di pesce e il tarallo, e molti altri.
Riguardo ai dolci si pensa subito alla pastiera napoletana, o al babà, alla torta caprese, la delizia al limone e altri dolcetti di pasticceria. Se ci spostiamo più a sud della Regione, proprio in Costiera Amalfitana, allora troveremo solo genuinità e piatti a base di pesce fresco, come: gli scialatielli amalfitani, fritti di pesce fresco e anche piatti a base di carne e formaggi. La costiera amalfitana non è soltanto un simbolo italiano, ma anche il luogo simbolo della cucina più buona d’Italia.
Puglia: profumi, sapori e tradizioni
Continuando il tour da nord a sud ella gastronomia italiana, la Puglia conquista una posizione molto importante. È un luogo affascinante dove la cultura contadina si sposa con il fascino del mare. Infatti troveremo non solo piatti importanti come il grano, le verdure e il pesce. I tre pilastri pugliesi sono il vino, l’olio e i farinacei.
D’altronde si sa, i pugliesi amano fare la pasta in casa ed è una delle tradizioni locali più antiche e genuine, infatti i I piatti della Puglia più conosciuti sono le orecchiette e cime di rape, la pasta e cavoli, la pasta e la purea di fave e molti altri. A Bari è possibile assaggiare la famosa tiella di riso, patate e cozze e molte altre prelibatezze. Invece nella zona del Gargano fino al Salento, oltre ai piccoli scorci sul mare d’ammirare, si trovano prodotti di gran qualità come la burrata, la ricotta fresca, le friselle e anche del buon pesce.
Se siete amanti del pesce allora siete nel posto giusto! Si possono assaggiare milioni di pietanze di mare come i polipetti baresi, le cozze tarantine o le triglie di Polignano, o le cozze fatte con la mollica e prezzemolo.
Sicilia: a tavola con il mare
Parlare di cucina siciliana significa conoscere la storia e i popoli, gli arabi per esempio, che in passato hanno lasciato una grande eredità da un punto di vista gastronomico. Non è solo bella per i paesaggi mozzafiato, monumenti e cattedrali nelle città, ma anche per il cibo genuino e del vino di qualità.
La Sicilia, come la Puglia è la patria dell’olio d’oliva e, come Napoli, è famosa per il suo street-food, ovvero il cibo da strada. Camminando nelle strade di Palermo, specialmente alla Vuccirìa, si possono assaggiare il pane con panelle, le crocchette di patate fresche, le arancine e il pane con la milza. Molto famoso e tesoro che ci hanno lasciato gli arabi, è il cous-cous di pesce e la frittura del pescato del giorno.
Essendo anche una terra ricca di prodotti come le verdure e gli ortaggi, noterete che le conserve sono molto presenti e vendute in ogni angolo delle città siciliane. Le tradizioni locali più antiche sono fare la pasta in casa, fare la salsa di pomodoro nelle bottiglie, proprio come facevano in antichità e soprattutto mangiare solo genuino. Se ci addentriamo nelle zone di Marsala, possiamo scoprire che il vino fa parte di una delle più grandi e antiche tradizioni locali.
Se parliamo di prodotti ittici, troveremo il miglior pesce di tutto il Mediterraneo, come il gambero rosso di Mazara del Vallo, esportato ovunque. Inoltre fanno parte delle tradizioni locali, i dolci di ogni genere, forse i più assaggiati di tutto il mondo. E sono: i cannoli siciliani, la cassata, le graffe con la ricotta, i gelati artigianali, dolci di pasticceria vari e le granite.
Sardegna: l’isola dei sapori marinari
Concludendo questo tour della gastronomia italiana, partendo da Nord a Sud, c’è la Sardegna. Essa conserva oltre alla sua civiltà antica, anche tradizioni lontane come quelle pastorali e marinare. Alcuni piatti famosi ricordiamo la cassola (una zuppa di pesce tipica) oppure la fregola e poi ci sono gli immancabili i prosciutti di cinghiale e le salsicce di Irgoli.
La gastronomia della Sardegna, che sia da Nord a Sud è tutta una qualità rassicurante. I primi piatti tipici sono i malloreddus (gnocchetti sardi con il sugo di salsiccia) oppure il pane carasau, un pane sottilissimo e per lo più secco che viene conservato per un tempo prolungato.
Altri piatti di carne, della gastronomia italiana, si possono trovare gli arrosti con la menta, o il maialino (porcheddu), oppure il cinghiale al cannonau. I dolci più apprezzati sono gli amaretti o le tortine a base di formaggio chiamate casadinas.
Bene, il nostro tour da nord a sud incentrato sulla gastronomia italiana è concluso e voglio lasciarvi ai commenti. Se conoscete qualche altro itinerario che merita di essere riscoperto, ditelo pure nei commenti e non dimenticate condividete l’articolo!