6 cose da vedere a Bari. Da San Nicola a Bari Vecchia
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I 6 luoghi unici da visitare a Bari

Bari: 6 luoghi da vedere e cosa mangiare

I 6 luoghi unici da visitare a Bari ti faranno vivere un’esperienza fuori dal comune e indimenticabile. Bari è il capoluogo pugliese ed è meta negli ultimi di un numero sempre maggiore di turisti da tutta europa.

Scordatevi le varie città dell’est europa con climi freddi come Varsavia e Sofia. Nel capoluogo pugliese il clima è mite durante tutto l’anno e caldo durante il periodo estivo. Il clima è paragonabile a quello di Barcellona, anche se l’unica cosa in comune che hanno queste due città probabilmente oltre al clima, è il mare.

Alcuni la definiscono come la Parigi del sud, anche se questo pare essere un paragone un po’ azzardato.

Quindi cosa ha di speciale questa città nel sud Italia?

I 6 luoghi unici da visitare a Bari

  • La Basilica di San Nicola

Secondo la leggenda il vescovo poi diventato San Nicola è colui che ha dato le origini a Santa Claus (Babbo Natale). Questo luogo è caro sia ai cristiani che agli ortodossi, in quanto si celebrano entrambi i riti. I baresi sono molto legati a San Nicola. E’ un posto assolutamente da vedere con uno stile romanico e con i soffitti di legno dorato.

  • Bari vecchia

Il quartiere San Nicola è conosciuto come Bari Vecchia. Anni fa era un quartiere impraticabile perchè considerato pericoloso. Negli ultimi anni invece è avvenuta una conversione di questo quartiere diventato un fiore all’occhiello del capoluogo pugliese. Qui è possibile immergersi nella cultura e nelle tradizioni baresi. Passeggiando vi imbatterete in donne fuori dalle porte che preparano cibo tipico pugliese, dalla pasta fresca, alle famose orecchiette fino ad arrivare alle numerose tipologie di taralli.

Vi immergerete in vicoli unici, potrete scorgere da questi il mare e splendide chiese.

  • Cattedrale di San Sabino

La Cattedrale di San Sabino risale al 1100 e all’interno è presente un antico codice miniato medievale, si trova nel quartiere San Nicola. In estate i raggi solari che penetrano i 18 spicchi del rosone combaciano perfettamente con il rosone nella navata principale.

  • Il lungomare di Bari

Una passeggiata sul lungomare di Bari è immancabile. E’ uno dei lungomari più belli del sud Italia, dove è possibile sentire l’odore del mare e farsi trasportare dal fruscio delle onde. Dal lungomare è possibile vedere una serie di palazzi in stile tardo Liberty

  • Castello Normanno Svevo

Il castello Normanno Svevo è conosciuto a Bari come “u Castidde”. Dopo diverse rivolte intorno al 1100 che portarono alla distruzione di una parte di esso venne ristrutturato nel 1233 da Federico II di Svevia. Oggi il castello sempre più frequentemente ospita mostre e rassegne.

  • Il teatro Petruzzelli

L’inaugurazione di questo teatro avvenne nel 1903. Questo è uno dei posti storici di Bari, questo teatro nacque da diversi disordini popolari che indussero l’amministrazione comunale ha una fitta serie di opere pubbliche tra cui questo teatro, che divenne nel tempo molto caro ai baresi. Nel 1991 ci fu un incendio doloso che distrusse parte del teatro, tuttavia ora dal 2009 è agibile.

Cosa mangiare a Bari?

Siamo in Puglia, uno dei luoghi dove si può assaggiare una delle migliori cucine al mondo. I piatti tipici di Bari sono moltissimi e noi vi consigliamo di assaggiarli tutti. Le vostre papille gustative ne godranno da questa esperienza culinaria. I piatti sono legati molto alle tradizioni, quindi assaggiarli vi permetterà di immergervi sempre di più in questo posto unico. Tra i piatti da mangiare ci sono:

  • Le orecchiette e cime di rapa;
  • Tiella di riso, patate e cozze;
  • Focaccia barese;
  • Taralli;
  • Spaghetti con le cozze.

Perchè Bari è una meta da visitare almeno una volta nella vita

“Sentivamo quel tratto di terra farsi striscia sottile. E’ difficile esprimere quel che si prova quando par di correre su una carta geografica. Stavamo in equilibrio su una linea. E quella linea significava nello stesso tempo il Sud e l’Est, punti favolosi dell’Italia. La Puglia era bella, bisognava toccarne il fondo.” – Franco Antonicelli.

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